Grazie ai contributi a fondo perduto ed ai bandi come la Nuova Sabatini, è diventato ancora più semplice per le PMI, acquistare un gestionale con gli incentivi.
Riuscire ad organizzare le diverse attività e processi all’interno di un’attività imprenditoriale non sempre è facile, ma grazie al software gestionale tutto diventa più comodo e veloce.
I contributi a fondo perduto, erogati da enti pubblici, Unione Europea, Stato, Regioni e Comuni, servono proprio ad incoraggiare l’iniziativa imprenditoriale di diversi soggetti.
Di particolare importanza sono i voucher digitalizzazione, che consistono in contributi a fondo perduto fino al 70% per sostenere la digitalizzazione delle imprese.
Il bando prevede agevolazioni per consulenza e formazione, acquisto di beni e servizi strumentali finalizzati all’introduzione di tecnologie in ambito Industria 4.0.
È fondamentale avere un software gestionale che non solo si adatti alle necessità della propria impresa, ma che possa essere facilmente integrato con i sistemi esistenti.
Grazie a questi finanziamenti a fondo perduto, ogni impresa può sfruttare l’opportunità di acquistare un software gestionale tramite gli incentivi per nuove imprese a tasso zero.
L’acquisto di strumenti digitali, come il software digitale con gli incentivi delle nuove imprese 2023, è in grado di rivoluzionare il modo in cui le aziende producono e investono.
L’apertura di nuove imprese a tasso zero, equipaggiate di software integrato, che raccolgono e analizzano i dati, consentono di migliorare notevolmente il processo produttivo.
Credito d’Imposta Software Industria 4.0
I finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di strumenti digitali per le nuove imprese vengono assegnati alle PMI sotto forma di credito d’imposta Software Industria 4.0.
Sono due le modalità tramite le quali le PMI, con sede nel territorio italiano possono usufruire per migliorare i processi produttivi per acquisire software digitali:
- Credito d’imposta 4.0, con il quale si intende dare un supporto alle imprese che desiderano investire in beni strumentali nuovi, riguardanti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi
- Credito d’imposta 4.0, per stimolare gli investimenti delle aziende che desiderano promuovere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica
Possono accedere al credito d’imposta software Industria 4.0 tutte le imprese residenti nel territorio nazionale, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti.
Questo, indipendentemente dalla forma giuridica dell’impresa, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
L’agevolazione Software Industria 4.0 prevede il credito d’imposta fino al 2025, ed è utilizzabile esclusivamente in 3 quote annuali di pari importo.
Tuttavia è necessaria la comunicazione al MISE, trasmesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi per ciascun credito d’imposta di effettuazione degli investimenti.
E se l’importo dell’acquisto di software digitale è di costo superiore ai 300.000 euro è obbligatoria una perizia tecnica, per verificare la sussistenza delle caratteristiche tecniche.
Inoltre le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione strumenti digitali, devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni.
Non è mai stato così facile acquistare un gestionale, affidandosi ai professionisti di Alsolved, utilizzando il credito d’Imposta Software Industria 4.0.
Quali sono i beni strumentali che rientrano nel credito di imposta?
I beni strumentali che rientrano nel credito d’imposta, esclusivamente ad uso produttivo comprendono:
- macchinari
- impianti
- beni strumentali d’impresa
- hardware
- software e tecnologie digitali
Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali ha l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo nazionale.
Nonché il credito d’imposta facilitare la digitalizzazione aziendale per migliorare i processi produttivi, aumentando la loro competitività.
Di seguito le tabelle con le rispettive quote di investimenti ed il credito d’imposta corrisposto:
- Ad una quota di investimenti fino a 2.5 milioni di euro corrisponde un credito d’imposta del 20 % del costo
- Ad una quota di investimenti superiori a 2.5 milioni di euro corrisponde un credito d’imposta di 10 % del costo
- Ad una quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro, corrisponde un credito d’imposta del 5 % del costo
La Legge di Bilancio 2023 conferma la proroga dei crediti d’imposta previsti per gli investimenti in beni in materiali e immateriali strumentali nuovi “Industria 4.0”.
Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, ad esclusione:
- dei beni per i quali il D.M. 31.12.1988 stabilisce aliquote di ammortamento fiscale inferiori al 6,5%
- dei fabbricati e delle costruzioni
- dei beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti nei settori dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento dei rifiuti
Chi può beneficiare dell’agevolazione per le micro, piccole e medie imprese
Possono beneficiare dell’agevolazione per le PMI tutte le imprese residenti nel territorio italiano, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente:
- dalla forma giuridica
- dal settore economico di appartenenza
- dalla dimensione
- dal regime fiscale di determinazione del reddito
Per accedere al credito d’imposta è obbligatorio:
- il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro
- il corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali
Sono invece escluse dall’agevolazione per le micro, piccole e medie imprese, quelle che si trovano in condizioni di:
- liquidazione volontaria
- fallimento
- liquidazione coatta amministrativa
- concordato preventivo senza continuità aziendale
- altra procedura concorsuale o da leggi speciali o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni
- imprese destinatarie di sanzioni interdittive
Il team di professionisti di Alsolved sono sempre a fianco di ogni cliente in ogni fase della richiesta e della concessione di questo finanziamento a tasso agevolato.
Con Alsolved si ha a proprio fianco il partner ideale per un supporto continuo, efficiente e rapido per ogni singola procedura del credito d’imposta, che vengono monitorate continuamente.
Beni strumentali – Nuova Sabatini 2023
Nei beni strumentali – Nuova Sabatini 2023 rientrano i macchinari, gli impianti ad uso produttivo, hardware e software ed altre tecnologie digitali, a servizio di ogni impresa.
Le imprese che intendono usufruire di un beneficio fiscale per investire in nuovi beni strumentali funzionali all’attività d’impresa, si avvalgono della misura Nuova Sabatini 2023.
Ogni realtà imprenditoriale ha la possibilità di innovare la propria attività grazie a continui investimenti in beni strumentali, suddivisi in:
- Materiali, cioè macchinari ed impianti relativi all’attività svolta
Immateriali, che comprendono gli investimenti digitali in software e hardware e gestionali per aziende.
I beni strumentali – Nuova Sabatini 2023 hanno un’unica destinazione, quella di essere direttamente impiegati nell’espletamento di attività tipicamente imprenditoriali.
Di queste agevolazioni possono beneficiare anche le Start Up, dimostrando di avere un’idea innovativa ed un business plan solido ed un progetto realizzabile.
Con il team di Alsolved a fianco di ogni piccola, micro e media impresa, tutti i dettagli della Nuova Sabatini, non sono mai stati così facili da capire.
E grazie all’esperienza pluriennale, Alsolved accompagna ogni impresa, garantendo la massima cura dei dettagli in ogni loro progetto.
Contatta il team di Alsolved per richiedere maggiori informazioni sull’acquisto di un gestionale con gli incentivi per la tua azienda.